Cittadinanza italiana per la via giudiziale.

Cittadinanza Italiana
Professionisti esperti hanno creato questo sito internet affinché tu possa trovare tutte le risposte relative al riconoscimento della doppia cittadinanza italiana per via materna; in questi casi, la nazionalità italiana per sangue può ottenersi per via giudiziale.

Domande frequenti

Como posso sapere se sono cittadino italiano?
Se nella tua famiglia in linea di sangue ci sono una trisnonna, bisnonna, nonna o madre italiana o figlia di italiani, verifica come risolvere il problema della discriminazione e così ottenere la doppia nazionalità italiana in forma professionale, trasparente e semplice.

Via giudiziale
Verifica se tua madre, nonna, bisnonna o trisnonna erano italiane o avevano origini italiane. Se i suoi discendenti sono nati fuori d’Italia prima del 1948, ai senso del Codice Civile del 1865 e la Legge 555 del 1912, no ha potuto trasmettere loro la cittadinanza italiana.

Pertanto, se sono nipote, bisnipote o discendente di quelle donne, senza che sia rilevante il numero di generazioni: come posso sapere se sono cittadino italiano?

Offriamo qui le risposte ad una selezione di domande frequenti poste dagli utenti del servizio cittadinanza italiana di Studio Andino.

Quando è necessario iniziare un procedimento giudiziale per il riconoscimento della cittadinanza italiana?

Se l’avo italiano fu una madre, nonna, bisnonna o trisnonna, è molto probabile che si tratti di un caso giudiziale. Contattaci, facci conoscere l’albero genealogico della famiglia compilando l’apposito formulario genealogico. Analizzeremo il caso gratuitamente ed utilizzeremo i dati rimessi unicamente per farti conoscere i tuoi diritti e la forma con cui potrete essere riconosciuti italiani da parte della Giustizia italiana.

Perché in caso di ascendenza materna il riconoscimento della cittadinanza italiana può ottenersi solo per la via giudiziale?

Fino all’anno 1948, quando entrò in vigore la Costituzione della Repubblica italiana, le leggi italiane in materia di cittadinanza contenevano una evidente discriminazione: si consideravano italiano i figli e figlie di uomini italiani, ma non di donne. Sebbene oggigiorno dette normative siano state dichiarate incostituzionali (Legge 555 del 1912 e secondo una interpretazione estensiva, il Codice Civile del 1865) le stesse continuano a produrre effetti. Così, i discendenti di donne italiane che siano nati prima del 1948 non hanno diritto di ottenere la cittadinanza italiana attraverso il Consolato territorialmente competente. Il processo giudiziale è dunque necessario in questi casi per sanare detta discriminazione nel caso concreto e specifico, ed ottenere così una sentenza giudiziale che riconosca il diritto alla cittadinanza in capo ai discendenti vivi di coloro che hanno subito detta discriminazione.

Vuoi conoscere di più circa il tema dell’ascendenza materna italiana?

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Potete trovare una contestualizzazione giuridica nei seguenti links:

Articolo Università del Rosario (spagnolo)

Pubblicazione nel giornale della Comunità italiana in Cile (spagnolo) – Presenza aprile y Maggio.

National Italian American Bar Association Newsletter (English)

Chi deve partecipare al processo giudiziale?

Partecipano al processo i discendenti vivi dell’avo italiano/a emigrato/a.

I coniugi delle persone che partecipano al processo possono richiedere la cittadinanza italiana?

La cittadinanza italiana può ottenersi, tra le altre modalità, per sangue (ius sanguinis) o per matrimonio con cittadino/a italiano/a (ius matrimoni). In linea generale, i procedimenti giudiziali per via materna pretendono riconoscere un diritto di sangue, pertanto i coniugi non possono partecipare direttamente. Cionondimeno, se il matrimonio fu celebrato prima del 27 aprile 1983, le spose potranno essere inserite nel procedimento giudiziale ed otterranno, qualora sia positiva, una sentenza di riconoscimento della cittadinanza assieme agli altri richiedenti. Negli altri casi, raccomandiamo informarsi sul procedimento amministrativo di riconoscimento della cittadinanza italiana per matrimonio presso il Consolato italiano competente.